allo zoo...

ebbene si.. non mi sono riuscita ad accontentare delle due dimensioni... e mentre gironzolavo in un colorificio per cercare nuovi colori, ho trovato il das! che bello, questo lo usavo addirittura alle elementari...! che tuffo nel passato! tuffo???



 la particolarità di questo tipo di Das, è che assomiglia molto all'argilla, sia come colore
che per le caratteristiche di resistenza una volta secco.


         

il problema ora è che questi animaletti e "affarini" che ho fatto, mi piacciono molto così, grezzi...


che non so se completarli col colore....


si, forse non dovrei pensare tanto in grande, ma il mio piccolo zoo raggruppato mi ha ricordato
un ben + fiero esercito di terracotta.... :-)


:-D     :-D   hihhihi!!!












i sogni in due dimensioni...

il mio piccolo spazio creativo è stato ricavato in un angolino del box, tra sci e attrezzi da giardinaggio!  morale della favola: non è riscaldato!!! e in questo periodo non ho tanta resistenza nello stare li , anche facendo le cose che mi piacciono.
quindi....


quindi ho pensato a qualcosa da fare anche in casa, al caldo, senza però creare il finimondo, visto che la mia casetta è piccolina e lo spazio non è mai abbastanza!


occhei! non sono picasso... ma ho scoperto che disegnare mi piace!  
e posso dare forma alla fantasia anche così:
in due sole dimensioni!



fino qui ho utilizzato i vecchi pastelli che ancora conservavo dai tempi della scuola,

 

ora però mi è venuta voglia di imparare qualcosa di nuovo...
ho visto quanta luce e delicatezza offrono gli acquarelli,
la forza dei colori ad olio,
il calore del carboncino
 e sono già passata in biblioteca a fare razzia di libri sul disegno...



 

blue cloud

sono sempre "ingredienti" naturali quelli che mi piace di più lavorare...



e allora legno.... vetro....



 
lino e fantasia....

 

paper drops...

mi è sempre piaciuta la carta ondulata che racchiude i biscotto con cui faccio colazione, e finalmente qualche giorno fa mi sono decisa ad iniziare a riutilizzarla...


come primo esperimento ho provato a fare degli orecchini.... ho creato una perlina a forma di goccia
con un sistema già che avevo già visto ed usato con carta, stoffe e altri materiali:
ho semplicemente ritagliato dei triangoli moooooolto lunghi, che poi ho arrotolato!


ho usato un filo placcato argento, piegato a simulare un onda, e perline di vetro.
.poi, visto che l'esperimento mi è piaciuto, l'ho ripetuto ancora......


questa volta ho cambiato forma e colori, usando filo di rame,
 molto più "caldo",  perline di vetro rosso e un bel cuore!


come si dice: non c'è due senza il tre... ed ecco l'ultimo paio!



per questi ultimi orecchini, ho usato  perline in legno e fiori
  in argento e smalto, anch'essi riciclati da una vecchia collana .
la goccia è più allungata, assecondando un pò il motivo etnico delle decorazioni.



con la "serie delle goccioline" ho finito, ma maneggiando questo cartoncino
mi sono già venute idee diverse e simpatiche per riciclarlo.... vediamo cosa nascerà!

Mr. Kiwi

la mia amica Betta mi ha fatto, poco tempo fa, un bellissimo regalo:
una cassetta piena di kiwi raccolti dal suo albero!


un pò li ho mangiati  ma poi, tra feste e partenze, ne ho dovuti lasciare altri da soli a casa
e, quando sono tornata, per salvarli avrei avuto solo due possibilià: mangiarli tutti subito....
o fare una buona confettura e godermeli anche più avanti!



anche questo girocollo è nato pochi giorni fa. sul momento non lo collegavo certo ad una marmellata!
ma poi, volendo mostrarvi l'una, si è prepotentemente inserito anche l'altro, richiamato forse dai colori o dal senso di morbido che entrambe le mie nuove creature/creazioni lasciano trasparire.


la collana è realizzata in corda di lino e perline di legno
altrenate a perline di vetro, che danno un pò di lucentezza.
con un pò di fantasia si può intravedere l'effetto kiwi.... ;-)


per fare la marmellata, invece, ho usato un comodissimo preparato di pectina,
che si può comprare al supermercato e che consente di
realizzare ottime confetture usando un terzo dello zucchero che si impiegherebbe normalmente, 
ottima soluzione dopo le feste ... (e 1/3 del tempo!!!).  
ha già passato la prova dell'assaggio su una bella crostata che però non ho fatto in tempo a fotografare...


bone...





ho comprato queste ed altre sagome colorate in marocco durante uno dei miei viaggi in questa terra stupenda.... ma erano in casa da un pò, senza che trovassi per loro un uso che mi soddisfacesse.... poi, come succede spesso, me le sono rigirate tra le mani e questi orecchini sono nati da soli.



la particolarità è che queste sagome sono fatte con osso di dromedario, materiale che
abbonda da quelle parti... colorato con tinte naturali e prodotte sulle montagne dell'atlante.


 
 

 
ho poi usato filo placcato argento, sagomato e martellato.  una forma così semplice,
ma particolare, non richiede troppi fronzoli per essere valorizzata.